Il rooming-in accelera la produzione di latte facilitando l’allattamento al seno
Da vari anni si osserva un cambiamento nelle prassi ospedaliere dei Dipartimenti Materno Infantili. Molti studi hanno dimostrato che tenere la mamma e il suo bambino in contatto diretto durante tutto il giorno e tutta la notte, giova alla salute di entrambi. Per questo motivo, ormai quasi in tutti gli ospedali è attiva la pratica del rooming-in: subito dopo la nascita il bambino viene lasciato in camera con la mamma 24 ore su 24. Nelle prime ore dopo il parto, la produzione di ossitocina raggiunge i massimi livelli nell’organismo favorendo l’inizio e lo sviluppo del maternal bonding tra mamma e neonato. Avere vicino il bambino agevola la mamma nell’allattamento: il neonato abituato alla presenza e all’odore della mamma cercherà il suo seno spontaneamente e istintivamente e lei potrà rispondere tempestivamente alla richiesta di poppare del piccolo.
Seduta sulla poltrona MimmaMà, la mamma potrà godere appieno di questa esperienza perché non sentirà dolori alla zona perineale, solitamente ferita dopo il parto, grazie alla modellazione ergonomica della seduta e imparerà facilmente ad alternare le diverse posizioni di allattamento in modo da vuotare tutti i dotti lattiferi e non incorrere in mastiti e ragadi. L’allattamento al seno è a richiesta e i neonati nei primi giorni possono necessitare di attaccarsi al seno anche 18 volte al giorno. La pratica del rooming-in aiuta la mamma a rispondere prontamente alle esigenze del suo bimbo prima che le reclami con il pianto. La culla MaBim, appositamente studiata per favorire un co-sleeping in tutta sicurezza e il costante contatto tra madre e figlio mentre riposano insieme, permette alla mamma di prendere in braccio il neonato senza doversi alzare da letto per le poppate notturne. La vicinanza tra mamma e neonato favorirà inoltre un sonno più quieto e più lungo ad entrambi.